Testo della lettera di Osvaldo Licini a Giovanni Scheiwiller del 5 gennaio 1933
Monte Vidon Corrado, 5 gennaio 1933
Preg.mo Sig. Scheiwiller,
ieri Le ho spedito il quadro franco domicilio a grande velocità. Ho fermato il coperchio con viti, così potrà aprire la cassa facilmente. In un angolo del dipinto ho incollato un numero. Come si legge il numero va visto ed appeso il quadro. Misura 90X63. Il titolo è Un uccello che risulta dal calcolato incontro di tre triangoli (bianco rosso nero) su una stessa direttrice. La profondità è data da due piani grigi del fondo. Nell'insieme, un ritmo semplice di geometria piana. Vedrà. È un pò l'uovo di Colombo. Plasticamente mi sembra stia bene in piedi, e per quanto poco apparente, ne emana un certo incanto... La cassa in cui si trova collocato potrebbe essere la sua cornice. Ho eseguito quattro varianti su questo tema nel mese di dicembre. Le ho inviato la più sobria. Il quadro quando è partito non era ancora asciutto. Sono convinto che la pittura astratta che è sul nascere darà uno stile a questo secolo. Tutto il resto non è che rimasticatura dell'800. Nel quadro che Le ho mandato troverà ancora qualche residuo "metafisico" questa scoria romantica, di cui spero liberarmi presto completamente. Se trovasse il quadro completamente nullo o insufficiente me lo dica francamente. Io ne invierò immediatamente un altro e se vuole uno dei miei vecchi, del quale potrei mandarLe prima a vedere una fotografia. Ho ricevuto il suo biglietto e La ringrazio per la sua infinita cortesia.
Le rinnovo gli auguri pel 1933
e mi creda con i più cordiali saluti
suo Licini