30 Giugno 2019

I Soldati italiani, la caduta di Lucifero e Dante

Il dipinto Soldati italiani, realizzato nel 1917, è la prima opera di Licini nella quale compare la figura dell’angelo.

Si tratta, in questo caso, di un angelo che precipita dal cielo impugnando una spada; nel dipinto sono raffigurati anche dei soldati che, per la divisa e le armi, hanno l’aspetto di combattenti della prima guerra mondiale (1).

 

Nei Soldati italiani l’immagine dell’angelo che precipita fa pensare alla caduta di Lucifero, l’angelo cacciato dai cieli per essersi ribellato a Dio.

Come Bruto si è ribellato a Cesare, Lucifero si è ribellato a Dio: il ribelle Licini non poteva non riflettere su queste due figure di ribelli.

Nel 1913 Licini scrisse i Racconti di Bruto e, nel 1919, dipinse un quadro – solitamente noto come Arcangelo Gabriele – che in realtà, probabilmente, è una raffigurazione del suicidio di Bruto; negli stessi anni Dieci è molto probabile che l’artista avesse riflettuto anche sulla figura di Lucifero (e l’opera Soldati italiani lo potrebbe dimostrare).

 

La mia ipotesi è che Licini, nel dipingere i Soldati italiani, sia stato particolarmente ispirato dalla lettura dell’Inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri.

I soldati raffigurati e l’angelo che cade sembrano tutti convergere verso uno stesso punto centrale posto nella parte bassa del dipinto: potrebbe trattarsi di un’allusione al centro della terra nel quale, secondo Dante, va a conficcarsi Lucifero.

I soldati, d’altra parte, sono sei e questo potrebbe rappresentare un riferimento ai sei giganti attorno al pozzo descritti da Dante nel XXXI canto dell’Inferno.

 

Nel dipinto si coglie poi una particolare “insistenza” di Licini nell’evidenziare quelle che potrebbero sembrare le ombre dei sei soldati e di un albero: anche questa apparenza, in realtà, potrebbe nascondere un riferimento alla cantica dell’Inferno.

Si potrebbe trattare, infatti, di un’allusione all’effetto di “ribaltamento” che, secondo Dante, si verifica al centro della terra a causa della forza di gravità: come ha scritto René Guénon, “…il raggio verticale, che va dalla superficie della terra al suo centro, corrisponde alla prima parte del viaggio di Dante, cioè alla traversata degli Inferi. Il centro della terra è il punto più basso, poiché è verso quel punto che tendono da ogni parte le forze della gravità; non appena viene superato, comincia la risalita, che si compie nella direzione opposta, per arrivare agli antipodi del punto di partenza” (2).

 

Infine, una breve considerazione sull’aspetto cromatico del dipinto: l’opera Soldati italiani è caratterizzata sostanzialmente dalla presenza di due colori soltanto, il bianco e il verde.

Il bianco potrebbe essere un’allusione al ghiaccio del lago (3) nel quale si conficcò Lucifero; il verde potrebbe invece evocare il colore dello smeraldo che Lucifero, secondo alcune tradizioni, perse durante la sua caduta.

 

Lorenzo Licini

 

(1) Lo stesso Licini aveva combattuto nella prima guerra mondiale.

(2) René Guénon, L’esoterismo di Dante, traduzione di Pia Cillario, Adelphi Edizioni, Milano, 2001, pag. 93.

(3) Anche nei Due pattinatori, un altro dipinto di Licini del 1917, sono sostanzialmente presenti due colori soltanto (il bianco e il grigio); in questo caso il bianco è proprio il colore del lago ghiacciato sul quale si muovono i pattinatori. Un’immagine a colori dei Due pattinatori si può trovare nel catalogo Osvaldo Licini. Una retrospettiva nel centenario della nascita, saggio, schede e note biografiche di Stefano De Rosa, con un’introduzione di Giorgio Luti ai testi letterari di Osvaldo Licini, Artificio, Firenze, 1994, pag. 31.